Mi manca andare al museo. Mi manca la quiete del museo. Mi manca perdermi nei quadri o girare intorno alle sculture. Scrutarne i dettagli più minuti, pensare a quanta manualità c’è dietro, immaginarmi l’artista che piano piano toglie mentre il miracolo della creazione è in atto. Mi manca l’avvicinarmi e l’allontanarmi dall’opera per poi andare in un’altra sala e prontamente tornare sui miei passi per ridare un’altra occhiata a quel dettaglio che non riesco a togliermi dalla testa. Mi manca tenere per mano piccolo esploratore e perdermi nei quadri con lui. “Cosa ci vedi?” “ un drago che mangia nuvole” - “e quelle macchie rossastre? Cosa saranno?” “Sono fiori che scendono dalla nuvole, pensa che bello se al posto dell’acqua piovessero fiori?” L’arte è la lente con cui sono abituata a misurarmi con il mondo. E quando sono diventata mamma è stato automatico il mio portare piccolo esploratore al museo. Lui stava dentro al marsupio e io mi rilassavo, ogni tanto gli sussurravo un pensiero. Il museo per noi due è quasi come il parco giochi e ci manca tanto.
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AutoreSono una mamma creativa che crede nel magico potere della cultura. Archivi
Luglio 2021
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